Pizza con l’erba – Videoricetta

La pizza con l’erba è una ricetta tipica irpina: tradizionalmente la pizza con l’erba si mangia il venerdì santo, giorno in cui non si può mangiare la carne. Una volta bastava andare nei campi e raccogliere le erbette.

La pizza con l’erba: origini della ricetta

La pizza con l’erba è una specialità culinaria della tradizione irpina, in Campania. Questa ricetta, nota anche come “pizza di Pasqua”, è un piatto molto antico e si pensa che abbia origini medievali.

L’erba a cui si fa riferimento nella ricetta non è l’erba comune che si trova in giardino, ma un’erba selvatica che cresce spontaneamente sui monti dell’Irpinia. Si tratta di una pianta erbacea chiamata “corbezzolo”, dal nome scientifico “Arbutus unedo”, che produce piccoli frutti rossi commestibili, ma molto astringenti.

La preparazione della pizza con l’erba prevede l’utilizzo di questo particolare ingrediente, insieme ad altri elementi tipici della cucina irpina, come la farina, le uova, il formaggio e il salame. La pasta viene preparata come quella per la pizza tradizionale, ma viene arricchita con l’erba tritata finemente, che le conferisce un sapore unico e particolare.

Quando si mangia la pizza con l’erba?

Tradizionalmente è consumata durante la Pasqua, ma può essere gustata in qualsiasi momento dell’anno. La sua origine è legata alle antiche tradizioni contadine dell’Irpinia, che utilizzavano gli ingredienti a loro disposizione per creare piatti semplici ma saporiti.

Oggi la pizza con l’erba è diventata un simbolo della gastronomia irpina e viene preparata in molte famiglie e ristoranti della zona. La sua ricetta è stata tramandata di generazione in generazione, e rappresenta un’importante testimonianza della cultura culinaria di questa regione.

La pizza con l’erba

Preparazione 4 ore
Portata Portata principale
Cucina Italiana
Porzioni 10 persone

Ingredienti
  

Per la sfoglia esterna

  • 500 g farina 0
  • 250 g acqua appena tiepida
  • 50 g olio evo
  • 12 g sale
  • 1 cucchiaino di malto o miele
  • 8 g lievito di birra fresco
  • 4 g lievito secco

Per il ripieno:

  • 1 kg verdure miste già lessate (cardilli, scarole, borraggine)
  • 3 mazzetti di cerfoglio (oppure scarole, bietole, spinaci)
  • q.b. olio evo
  • 2 spicchi d’aglio
  • 150 g olive nere di Gaeta snocciolate
  • 50 g olive verdi snocciolate
  • 60 g alici salate
  • 50 g uvetta
  • 10 g capperi dissalati
  • 20 g pinoli tostati o altra frutta secca

Istruzioni
 

  • In una ciotola o in planetaria impastiamo la farina con il malto o il miele aggiungendo la dose di acqua in cui avremo sciolto il lievito.
  • Mescoliamo, aggiungiamo il sale e poi l’olio e impastiamo sino ad avere un panetto liscio e omogeneo.
  • Mettiamolo a lievitare coperto con pellicola. Sarà pronto al raddoppio (un paio d’ore o anche di più).
  • Puliamo e lessiamo le verdure: cardilli e borragine possono essere lessati insieme in acqua bollente leggermente salata per una decina di minuti.
  • Nella stessa acqua lesseremo per pochissimi minuti la scarola.
  • In una pentola capace mettiamo a soffriggere gli spicchi d’aglio con l’olio, quando sono leggermente dorati mettiamo una parte di acciughe dissalate e le olive tagliate a rondelle.
  • Mescoliamo ed aggiungiamo le verdure strizzate e tagliate a pezzi. Mescoliamo di nuovo per bene, mettiamo i capperi e portiamo a cottura per una mezz’ora abbondante, rimestando spesso.
  • Quasi a fine cottura aggiungiamo prima l’uvetta (fatta rinvenire 10 minuti in acqua tiepida) e poi un mazzetto di cerfoglio sminuzzato.
    Terminiamo di cuocere e lasciamo che la verdura si intiepidisca.
  • Quando è pronta la pasta, tagliamone un pezzo grande più della metà dell’impasto.
  • Stendiamo sottilmente e mettiamo la sfoglia in una teglia leggera (io ho usato quella per la pastiera) imburrata ed infarinata.
    Va bene anche solo oliata.
  • Bucherelliamo il fondo e distribuiamo le verdure.
  • Aggiungiamo i pinoli, un altro po’ di acciughe a pezzetti e del cerfoglio crudo sminuzzato.
  • Stendiamo l’altra sfoglia e chiudiamo la pizza, avvolgendo i bordi su se stessi.
  • Bucherelliamo la superficie ed inforniamo in forno già caldo, statico o ventilato, a 180° per circa 40 minuti, anche di più se vi piace assai colorita. Regoliamoci con il nostro forno.

Note

Con queste dosi potremo fare anche due pizze più piccole.
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pizza con l'erba
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Consigli per conservare la meglio la pizza con l’erba

La pizza con l’erba è una specialità irpina tradizionale della Pasqua, preparata con erbe aromatiche fresche come cicoria, borragine e altre verdure selvatiche. Per conservare al meglio questa ricetta, ecco alcuni consigli utili:

  1. Conservare le erbe fresche: Per mantenere il sapore e l’aroma fresco delle erbe utilizzate nella pizza con l’erba, assicurati di conservarle correttamente. Puoi conservare le erbe in frigorifero, avvolte in un panno umido o un sacchetto di plastica, per mantenerle fresche per un paio di giorni.
  2. Conservare la pizza: Se hai avanzato della pizza con l’erba, puoi conservarla in frigorifero in un contenitore ermetico per 2-3 giorni. Per riscaldarla, puoi utilizzare il forno o il microonde, in modo da mantenere la croccantezza della base.
  3. Congelare la pizza: Se desideri conservare la pizza con l’erba per un periodo più lungo, puoi congelarla. Prima di congelare la pizza, tagliala in porzioni e avvolgile singolarmente con la pellicola trasparente. La pizza può essere conservata nel congelatore per un massimo di 3 mesi. Quando sei pronto per mangiarla, scongela la pizza in frigorifero per alcune ore e poi riscaldala nel forno.
  4. Utilizzare erbe fresche: Per ottenere il miglior sapore dalla pizza con l’erba, utilizza solo erbe fresche. Se non riesci a trovare le erbe selvatiche specificate nella ricetta originale, puoi utilizzare altre verdure fresche come spinaci, prezzemolo, rucola, basilico, salvia, origano o timo.
  5. Conservare la ricetta: Se hai trovato la ricetta della pizza con l’erba che ti piace, conservala in modo sicuro. Puoi salvare la ricetta su un computer o stamparla e riporla in un raccoglitore di ricette. In questo modo, sarai in grado di riprodurre la ricetta in futuro e condividerla con amici e familiari.

Seguendo questi consigli, potrai conservare e riprodurre la pizza con l’erba irpina tradizionale della Pasqua nel modo migliore possibile.

I miei ricordi di questa ricetta

Quando ero piccola questa pizza ce la regalava la sorella di papà, zia Carmela, che da sposata, se n’era andata ad abitare ad Avellino. Ma non arrivava mai in tempo per il venerdì santo.

Ad un certo punto iniziò a farla papà, con la pasta del pane che andava a comprare al panificio. La pizza divenne molto ma molto più buona. Lui era bravissimo, ne faceva una rettangolare grande quanto la teglia del forno, riuscendo a tirare l’impasto sottile sottile.

La mia è venuta davvero buonissima ed anche io sono riuscita a fare la sfoglia sottile e saporita.

Ma, non avrà mai il sapore della tua, papà.

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