Cicci di Santa Lucia: ricetta irpina – Videoricetta

Condividiamo oggi una antichissima tradizione avellinese e, più in generale, irpina: la ricetta dei cicci di Santa Lucia. Ritualmente si mangia il 13 dicembre. Maddalena la preparerà per noi.

La tradizione dei Cicci di Santa Lucia

Questa tradizione ha, per me, qualcosa di magico.

Il racconto, a cui è legata la ricetta arrivata sino a noi, mi emoziona e mi fa venire gli occhi lucidi.

Sarà la suggestione, sarà che il 13 dicembre è così vicino a Natale, sarà che la sera di Santa Lucia si fanno anche i Focaroni (grosse cataste di legna che vengono accese in molti punti dei nostri paesi e di Avellino), sarà che la Santa viene celebrata dalla Lombardia alla Sicilia, sarà l’associazione con i paesi del Nord Europa dove le ragazze, durante la notte tra il 12 e il 13 (notte del suo martirio), si vestono di bianco e mettono in testa corone di luci sfilando in processione, insomma questo e tanto altro ancora mi fanno pensare che la data del 13 dicembre accomuna tante parti del mondo. 

La tradizione vuole che questi cicci, chiamati così perché la forma rotonda ricorda gli occhi di cui Santa Lucia è protettrice, venissero preparati dalle famiglie “più ricche” in grande quantità e fossero poi distribuiti a tutti, familiari e vicini. Granone, grano, ceci, fagioli e “pepaine” sott’aceto, ingredienti poveri, frutto del duro lavoro in campagna. In qualche zona si usano anche lenticchie e cicerchie.

Nel mio paese, Montefalcione, non c’è questa usanza.

Riscoprire e conservare le tradizioni

Nel tempo, avendola scoperta, ogni anno avrei desiderato mangiare questi cicci, sia come un fatto rituale, rispettoso delle tradizioni, sia perché effettivamente è un piatto buonissimo e particolare.

Due anni fa, durante le riprese del tg3 itinerante che a causa della pioggia, furono, in piccola parte (proprio quella culinaria), girate nel nostro giardino, Marinella ed il cuoco Giovanni Mariconda, ne parlarono. L’anno successivo avrei desiderato girare un video di questa ricetta, proprio per lasciare una testimonianza, ma la pandemia ce lo impedì.

Quest’anno, quindi, con un po’ di anticipo, grazie alla disponibilità di Maddalena, ci siamo messe all’opera.

Certe di avervi fatto cosa gradita. Noi ne abbiamo cucinato una grande quantità, perché, oltre che regalare, si possono anche congelare.

Cicci di Santa Lucia

Portata Portata principale
Cucina Italiana
Porzioni 15 porzioni

Ingredienti
  

  • 500 g granone bianco
  • 300 g grano
  • 300 g ceci
  • 300 g fagioli
  • 4 pepaine sott’aceto
  • q.b. olio evo abbondante
  • q.b. aglio
  • q.b. sale

Istruzioni
 

  • Mettiamo a bagno per quattro giorni il granone, cambiando l’acqua tutti i giorni. Il grano la stessa cosa, ma per tre giorni. La sera precedente la cottura della zuppa metteremo a bagno i ceci e i fagioli.
  • La mattina successiva si cuoce tutto separatamente: il granone per 4 ore (assaggiamo), il grano per 3 ore circa, ceci e fagioli un’oretta e mezza, due.
  • Assembliamo il piatto: mettiamo in una capace padella l’olio l’aglio e i peperoni fatti a pezzi.
  • Facciamo soffriggere, poi aggiungiamo i vari ingredienti, con un poco della loro acqua di cottura.
  • Saliamo e facciamo cuocere almeno una mezz’ora con coperchio.
Ti è piaciuta la ricetta?Seguimi su Facebook!

Cosa abbinare ai Cicci di Santa Lucia

La ricetta avellinese dei Cicci di Santa Lucia è un piatto ricco e sostanzioso, tipico della tradizione culinaria dell’Irpinia. Per abbinare al meglio questo piatto complesso, si possono considerare alcune opzioni:

  1. Vino aglianico dell’Irpinia: Un vino rosso robusto, come un Aglianico dell’Irpinia, può essere un eccellente accompagnamento. La struttura e i toni fruttati di questo vino si sposano bene con la complessità dei sapori presenti nei Cicci.
  2. Pane casareccio: Il pane casareccio o una focaccia rustica possono essere ottimi per accompagnare i Cicci. Possono essere utilizzati per “scarpetta” e assaporare al meglio i sughi ricchi del piatto.
  3. Formaggio pecorino irpino: Un formaggio pecorino locale può aggiungere una nota salata e arricchire ulteriormente il sapore del piatto. Un pecorino invecchiato può offrire una piacevole complessità.
  4. Peperoncino fresco o sott’olio: Per chi ama un tocco di piccante, aggiungere peperoncino fresco o peperoncino sott’olio può dare un’accattivante nota di calore al piatto.
  5. Aceto di vino rosso: Un tocco di aceto di vino rosso può essere utilizzato con moderazione per aggiungere acidità e bilanciare la ricchezza del piatto.
  6. Insalata fresca: Un’insalata fresca con pomodori maturi e basilico può offrire un contrasto leggero e rinfrescante ai sapori robusti dei Cicci.
  7. Vino greco di Tufo: Se preferite i vini bianchi, un buon Greco di Tufo, tipico della zona, può essere una scelta eccellente. La sua acidità bilanciata può fare da contrappunto alla ricchezza del piatto.
  8. Caffè forte: Per concludere il pasto, un caffè forte irpino può essere un modo perfetto per chiudere in bellezza e contrastare la ricchezza del piatto.

Ricordate sempre di adattare gli abbinamenti ai vostri gusti personali e di sperimentare con diverse combinazioni per trovare quella perfetta per il vostro palato.

Guarda anche