Graffe senza impasto fritte o al forno – Videoricetta

Graffe senza impasto fritte o al forno è una ricetta dolce veloce e facile da preparare. Le ricette “senza impasto” prevedono che l’impasto non venga lavorato, ma solo mescolato con la forchetta. Perciò queste graffe sono facili, gustose, versatili, a prova di pigri!

Le graffe senza impasto: origini della ricetta

Le graffe  sono ciambelle tipicamente fritte e ricoperte di zucchero con una base di farina e patate. Tipiche della cucina campana, vengono di solito preparate nel periodo del carnevale anche se sono reperibili durante tutto l’anno.

Chi ha inventato le graffe?

Secondo una leggenda austriaca, il dolce sarebbe nato nel ‘600 per mano di una ipotetica signora Krapf, pasticciera viennese, che avrebbe inventato questo dolce “per errore”, ricordando un po’ la storia della nascita del babà.

Le graffe napoletane sono una rielaborazione della ricetta dei Krapfen asburgici. Un dolce fritto nell’olio bollente e poi farcito con della marmellata o della crema bavarese.

La storia della ricetta

Questo dolce peccato di gola giunse fino a Napoli durante la breve dominazione austriaca del regno delle due Sicilia (1707-1734). 

I napoletani ne crearono una propria versione chiamandoli, appunto, graffe.

Per renderle più morbide all’impasto di farina si aggiunsero le patate; è comunque possibile fare le graffe anche senza Patate grazie all’uso della Farina Manito.

Il celebre gastronomo Ippolito Cavalcanti, Duca di Buonvicino, nel 1837 la mise su carta e la inserì nel suo trattato di cucina “Cucina Teorico-Pratica”.

In origine venivano preparate solo nel periodo del Carnevale, oggi si possono trovare la graffe in ogni angolo di Napoli e in ogni periodo dell’anno.

Le graffe napoletane assumono diverse forme, dalla tipica ciambella alle cosiddette orecchie di coniglio a quella tonda che ricorda i krapfen.

Per noi la graffa «fritta e mangiata» più buona di Napoli è quella di Ciro a Mergellina, lo storico bar nato a Mergellina nel 1952

Golosissimo anche il Cono graffa, un morbido e dolce cono creato con lo stesso impasto delle graffe, riempito a scelta da gelato, panna, crema o cioccolato Nutella.

Fonte: napoli-turistica.com

Quando si preparano le graffe

Il periodo del Carnevale è contornato di colori e di magia. Una festa per adulti e bambini che festeggiano insieme la “festa più pazza dell’anno”, con travestimenti e leccornie. Tra i dolci tipici ci sono le graffe, ciambelle fritte dolci e soffici, che si preparano durante il periodo di Carnevale.

Si tratta di un dolce a base di farina, patate lesse, uova e burro, di origine napoletana. Una ricetta molto apprezzata che è possibile trovare anche in altri periodi dell’anno.

Nel periodo natalizio è un dolce che possiamo preparare quando sappiamo di avere ospiti per deliziarli.

Graffe senza impasto

Preparazione 2 ore 30 minuti
Portata Dessert
Cucina Italiana
Porzioni 12 porzioni

Ingredienti
  

  • 500 g farina*
  • 1 uovo medio
  • 1 tuorlo
  • 270 g latte
  • 50 g zucchero semolato fine
  • 50 g olio o burro
  • 8 g lievito di birra fresco o 3 g di secco
  • 7 g sale
  • q.b. buccia di limone
  • q.b. arancia grattugiata

Per la superfice:

  • q.b. zucchero semolato e/o a velo
  • q.b. cannella

Per la cottura in forno:

  • 25 g acqua 
  • 25 g zucchero

Istruzioni
 

  • Impasteremo la sera per prepararle durante la mattinasuccessiva.
    Utilizziamo tutti gli ingredienti a temperatura ambiente.
    Versiamo la farina già setacciata in una ciotola.
  • Dal totale del latte togliamone un bicchierino. Nel restante mettiamo l’uovo intero e il tuorlo, lo zucchero, l’olio, il lievito. Misceliamo con il mixer fino ad emulsionare tutto.
  • Versiamo sulla farina e mescoliamo con una forchetta. Ad assorbimento aggiungiamo il sale seguito dal bicchierino di latte tenuto da parte.
    Terminiamo di mescolare, aggiungendo le bucce grattugiate degli agrumi.
  • Copriamo con pellicola e passiamo in frigo, posizionando la ciotola nella parte più fredda.
  • Al mattino successivo (l’impasto può stare in frigo anche fino a 15/18 ore), riprendiamo l’impasto e, aiutandoci, con una spatola, lasciamolo cadere su un ripiano infarinato.
  • Copriamo con la ciotola stessa e lasciamo riposare per 15/30minuti.
  • Facciamo un giro di pieghe, partendo da un lembo e portandolo al centro, così fino a completare il giro.
  • Spolveriamo con la farina nella parte superiore e capovolgiamo l’impasto, mettendo la chiusura sotto.
  • Copriamo di nuovo con la ciotola ed aspettiamo un altroquarto d’ora.
  • Tagliamo delle strisce, io le ho fatte di circa 70/80 g(volendo potrete farle più piccole) e aiutandoci con poca farina, avvolgiamole su se stesse.
    Poi allunghiamole di nuovo, formando dei bastoncini che incroceremo alle punte.
  • Sistemiamole su un foglio di carta forno.
    Se le cuociamo al forno, le metteremo direttamente in teglia, sempre sul foglio di carta forno.
  • Copriamo con pellicola e facciamo raddoppiare, a temperatura ambiente (circa 1 ora, 1 ora e mezza) oppure in forno con lucetta accesa.
  • Dopodiché friggiamo in olio di arachide, lasciandole cadere nell’olio ognuna con il proprio quadratino di carta forno, ritagliato con le forbici.
  • Facciamo dorare su entrambi i lati. Poi passiamole su carta assorbente da cucina e subito dopo nello zucchero semolato miscelato a un cucchiaio di quello al velo e abbondante cannella.
  • Per la versione in forno: una volta raddoppiate, mettiamole in forno preriscaldato a 180°, ventilato o statico per 12, massimo 15 minuti.
  • Sforniamole e lasciamo raffreddare qualche minuto.
    Dopodiché lucidiamole, intingendo il pennello con lo sciroppo di acqua e zucchero che avremo fatto bollire.
  • Passiamo nello zucchero come le fritte.
  • Lo stesso impasto può essere utilizzato per fare delle brioche rotonde.
  • Se vi avanzano, il giorno successivo prima di mangiarle, riscaldiamole pochi secondi nel forno a microonde o normale.
  • Si possono congelare, ma prima di mangiarle vanno riscaldate e, nel caso, ripassate nello zucchero e cannella.
    Non sono proprio come appena fritte, ma comunque buone.

Note

*La farina da utilizzare deve essere abbastanza forte perciò potremo usare una 0 o 00 per pizza, oppure la Caputo Cuoco, o anche la Nuvola, o in alternativa facciamo 250 g di farina manitoba e 250 g di farina 0 comune.
L’olio può essere sostituito dal burro leggermente fuso.
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Written by:

Sono Antonietta Polcaro: cuoca, autrice ma soprattutto appassionata di cucina! Da anni condivido la mia storia e le mie ricette con tutti voi.